ESPLORARE L’UNIVERSO GRAVITAZIONALE CON LISA

 Walter Del Pozzo si è laureato  in Fisica Teorica all’Università di Pisa nel 2006. La sua tesi era dedicata alle Novae classiche, una particolare classe di esplosioni stellari alimentate da nane bianche. Successivamente, trasferitosi nel Regno Unito per un dottorato in astrofisica alla University of Birmingham, nel 2010 vi consegue  il titolo con la tesi “Black holes, galaxy clusters and gravitational waves”.

Dopo il dottorato va ad  ad Amsterdam per un post-doc al NIKHEF, entrando a far parte della collaborazione Virgo. In questo contesto sviluppa  metodi di analisi dei dati di onde gravitazionali con l’obiettivo di investigare la dinamica dello spaziotempo nelle coalescenze di sistemi binari di buchi neri.  Nel 2013 torna alla University of Birmingham, dove rimane fino al 2016, anno in cui vince una borsa Levi-Montalcini chele  consente di rientrare in Italia, a Pisa.

Dal 2011 al 2017 ricopre il ruolo di coordinatore del gruppo dedicato allo studio del campo forte della collaborazione LIGO–Virgo, supervisionando la stesura dell’articolo “Tests of General Relativity with GW150914” e partecipa attivamente all’articolo “GW170817: Observation of Gravitational Waves from a Binary Neutron Star Inspiral”. Tra il 2017 e il 2022 assume diversi ruoli di coordinamento all’interno della collaborazione LIGO–Virgo.

Nel 2019 diviene professore associato di astrofisica all’Università di Pisa, dove insegna vari corsi dedicati all’astrofisica, ai buchi neri e alle onde gravitazionali.

RAGGI COSMICI NELLA GALASSIA

    Il Dottore Daniele Gaggero è ricercatore INFN presso

 l’ Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, sezione di Pisa da Novembre 2022.

 Ha conseguito la laurea in fisica e il dottorato di ricerca presso l’Università di Pisa nel 2011, e successivamente ha condotto ricerche nell’ambito della fisica astro-particellare e della cosmologia in diversi istituti in Europa: la Scuola Superiore Studi Avanzati  di Trieste, l’Università di Amsterdam, l’Istituto di Fisica Teorica a Madrid e l’Istituto di Fisica Corpuscolare a Valencia.

                  Oggi ci parlerà dei RAGGI COSMICI:

“ .. particelle cosmiche che vengono accelerate fino a energie estremamente elevate in ambienti astrofisici estremi, come le onde d’urto che si propagano in seguito alle esplosioni di supernova. Descriverò come avvengono questi processi di accelerazione e seguirò il viaggio di queste particelle nella nostra Galassia. In seguito alle complesse interazioni con il gas e i campi magnetici, queste particelle emettono grande quantità di radiazione che può essere rivelata con radiotelescopi (nella banda radio) e con moderni detector sia in orbita sia a terra (nella banda dei raggi gamma). Concluderò con alcuni cenni sull’astronomia cosiddetta “multi-messaggera”, con cenni alle emissioni di neutrini da parte delle particelle cosmiche e della loro recente rivelazione con gli esperimenti Ice Cube e KM3Net.”


I GRANDI RADIOTELESCOPI, UNA DIVERSA FINESTRA SUL COSMO

L’ESPLORAZIONE DELL’UNIVERSO CON L’ASTRONOMIA MULTI-MESSAGGERA

  La Dott.ssa Barbara Patricelli dopo aver  conseguito la laurea in Fisica presso l’Università degli Studi dell’Aquila e il Dottorato di Ricerca in Astrofisica Relativistica presso l’Università di Roma “Sapienza” è  attualmente ricercatrice presso il Dipartimento di Fisica dell’Università di Pisa.  La sua attività di ricerca si concentra sullo studio multi-messaggero di coalescenze di sistemi binari di oggetti compatti, che sono tra i fenomeni più estremi dell’universo. E’ membro di diverse collaborazioni scientifiche internazionali tra cui : LIGO-Virgo-KAGRA (LVK), Einstein Telescope (ET), Cherenkov Telescope Array (CTA).

  Nella conferenza odierna  la dottoressa ripercorrerà la nascita dell’Astronomia Multi-Messaggera,dei sui orizzonti e delle sfide future.

L’astronomia multi-messaggera è un nuovo modo di esplorare l’Universo, che si basa sullo studio delle sorgenti celesti mediante più “messaggeri” di natura fisica diversa: i fotoni (la luce), le particelle elementari (ad esempio i neutrini) e le onde gravitazionali. Queste ultime sono dei “terremoti cosmici” generati da fenomeni estremamente violenti dell’Universo, che vengono captati da grandi strumenti come gli interferometri Virgo e LIGO. Essa  è nata nell’Agosto del 2017, quando LIGO e Virgo hanno rivelato un segnale gravitazionale prodotto dalla fusione di due stelle di neutroni …