
Il dottor Gianni Comoretto si è laureato a Pisa nel 1981, ha lavorato presso il radiotelescopio di Medicina e presso l’Osservatorio di Arcetri, dove ha diretto il laboratorio di radioastronomia. La sua attività di ricerca riguarda lo studio della formazione stellare, e la progettazione di strumentazione per radiotelescopi. Ha collaborato alla realizzazione dei telescopi ALMA, in Cile, del Sardinia Radio Telescope, in Sardegna, e della sonda Cassini. Attualmente lavora al radiotelescopio Square Kilometre Array, in costruzione nel deserto australiano.
Nella conferenza odierna il dottore illustrerà come la Radioastronomia ci consente di conoscere meglio l’Universo, e descriverà i principali radiotelescopi attualmente operativi o in costruzione.
La Radioastronomia consente di osservare il cielo con strumenti di grandi dimensioni sfruttando l’unica finestra in cui la nostra atmosfera è trasparente, oltre quella della luce visibile. Mentre la luce è emessa principalmente da stelle e nubi di gas molto caldo, le onde radio ci mostrano il gas freddo e le polveri da cui si formano le stelle e i pianeti, con la loro ricchissima chimica, i buchi neri al centro delle galassie, di cui abbiamo ottenuto immagini estremamente dettagliate, la radiazione emessa dal gas caldo subito dopo il Big Bang, e ci hanno permesso di scoprire oggetti inattesi, come le pulsar o i lampi radio (Fast Radio Bursts)